Ecco come sarà il Meteo a Novembre: le nuove proiezioni per tutto il mese cambiano i piani

Ecco come sarà il Meteo a Novembre: le nuove proiezioni per tutto il mese cambiano i piani

Luca Antonelli

Novembre 10, 2025

Un vento tiepido spira ancora sulle città e sulle coste, e la sensazione di un autunno più dolce del solito è netta per chi lavora all’aperto o vive vicino al mare. Le proiezioni stagionali mostrano una partenza del mese dominata da temperature superiori alle medie e da mari più caldi del normale: un quadro che, allo stesso tempo, crea giornate miti e alimenta l’energia per possibili fasi di maltempo. È una combinazione di elementi che i servizi meteorologici stanno seguendo con attenzione, perché ciò che sembra una tregua può facilmente trasformarsi in una concentrazione di fenomeni intensi.

Una partenza mite ma carica di energia

Le analisi dei modelli europei indicano un anomalo e diffuso scostamento termico rispetto alla climatologia di riferimento, con valori medi che risultano superiori di circa +1/+3°C su vaste porzioni del continente. Questo rialzo riguarda in modo marcato il Bacino del Mediterraneo, con effetti visibili anche in Italia, nella Scandinavia e nell’Europa centro-orientale. In pratica, molte giornate appaiono più milde del consueto, una circostanza che modifica il bilancio termico stagionale ma porta con sé un elemento meno evidente: i mari mostrano temperature superficiali maggiori rispetto alle medie, dell’ordine di circa +2°C in alcune zone.

Ecco come sarà il Meteo a Novembre: le nuove proiezioni per tutto il mese cambiano i piani
In molte realtà locali si inizierà a notare una maggiore variabilità meteorologica. – pollnet.it

Questo aumento termico marino non è un dettaglio trascurabile: l’acqua più calda fornisce umidità e energia potenziale all’atmosfera nei bassi strati, esattamente il carburante che può trasformare semplici perturbazioni in sistemi temporaleschi vivaci. Un dettaglio che molti sottovalutano è che, nelle aree urbane, questo surplus d’umidità può amplificare la percezione del caldo e favorire la formazione di rovesci improvvisi. I tecnici del settore segnalano che, anche se le temperature miti sono visibili a occhio nudo, è l’interazione con l’umidità marina a determinare il rischio di evoluzioni più violente.

In sintesi, la prima parte del mese si presenta con una temperatura media elevata rispetto al normale e con mari più caldi del previsto; questo scenario mantiene condizioni favorevoli a giornate gradevoli, ma aumenta la probabilità che perturbazioni in transito trovino risorse per intensificarsi rapidamente.

Il rischio di fasi meteorologiche intense e le aree più esposte

Dietro la calma apparente si nasconde l’altra faccia della medaglia: la possibilità che cicloni mediterranei o vaste depressioni atlantiche si alimentino di quella stessa energia e producano episodi intensi. I modelli mostrano, infatti, la persistenza di una area di bassa pressione sull’Atlantico che può convogliare più perturbazioni verso il Mediterraneo, generando episodi piovosi ripetuti. Per le regioni italiane questo si traduce in una concreta esposizione a piogge abbondanti, soprattutto lungo le aree costiere e nelle zone montuose dove convogli orografici possono accentuare le cumulate.

Non è un fenomeno nuovo, ma oggi le caratteristiche di questi sistemi cambiano: con mari più caldi le depressioni possono persistere più a lungo e scaricare maggiore energia. Le proiezioni del Centro Europeo mettono in luce il rischio di accumuli localizzati anche superiori a 200–300 mm in tempi brevi e di mareggiate sulle coste più esposte. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno potrebbe presentarsi con maggiore vigore anche nelle transizioni stagionali; un aspetto che sfugge a chi vive in città è che l’innalzamento della temperatura del mare agisce come amplificatore per eventi convettivi.

Per questo motivo, verso la metà del mese è plausibile attendersi un aumento dell’attività perturbata, con piogge intense e locali episodi di vento forte sul Tirreno e sul Mar Ligure. Le regioni del Centro-Nord risultano particolarmente vulnerabili, ma anche tratti del Sud potrebbero essere interessati da rovesci concentrati. In molte realtà locali si inizierà a notare una maggiore variabilità meteorologica: si tratta di una tendenza che chi vive vicino alle coste sta già osservando e che suggerisce di seguire gli aggiornamenti locali per valutare possibili impatti su infrastrutture e sistemi di drenaggio.

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