Influenza, stagione 2024-25 da record: oltre 16 milioni di casi. Cosa cambia per l’inverno 2025-26

Influenza: arriva la gomma da masticare per la diagnosi precoce

Influenza: arriva la gomma da masticare per la diagnosi precoce | Pixabay @milorad_kravic - pollnet

Redazione

Novembre 6, 2025

RespiVirNet e ISS confermano un numero mai visto di sindromi simil-influenzali. Il Ministero aggiorna le raccomandazioni vaccinali per il 2025-26

La stagione influenzale 2024-2025 si è chiusa con numeri mai registrati prima. Secondo i dati della sorveglianza RespiVirNet, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), si stimano circa 16,1 milioni di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia, pari a oltre un quarto della popolazione.

L’andamento descritto dai bollettini RespiVirNet mostra un picco nella quarta settimana del 2025, con incidenze superiori alla soglia di “alta intensità” e un lento rientro solo verso la settimana 17/2025, quando la percentuale di campioni positivi per influenza scende al 3,7 %.

Cosa ci dicono i dati sulla prossima stagione

Proprio alla luce di questi numeri, il Ministero della Salute ha pubblicato, il 25 luglio 2025, la circolare n. 669 “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2025-2026”. Il documento definisce composizione vaccinale aggiornata, categorie a rischio e modalità di offerta gratuita nelle regioni.

Tra i gruppi per cui la vaccinazione è raccomandata e offerta attivamente:

  • over 60 anni;

  • persone con patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, metaboliche);

  • donne in gravidanza;

  • operatori sanitari e personale dei servizi essenziali;

  • bambini in specifiche fasce d’età, secondo indicazioni regionali.

Il primo bollettino 2025-26

Il nuovo ciclo di sorveglianza RespiVirNet è partito il 20 ottobre 2025 e il primo bollettino riporta 427.000 casi stimati di infezioni respiratorie acute (ARI) in una settimana, con un’incidenza di circa 7,3 casi per 1.000 assistiti, in linea con le stagioni precedenti.

Gli esperti sottolineano che, pur non essendoci segnali di una nuova “fiammata” come quella 2024-25, il sistema sanitario deve restare pronto: l’alta circolazione di virus respiratori, soprattutto in età pediatrica, può stressare rapidamente pronto soccorso e reparti.

Prevenzione: non solo vaccini

Oltre alla vaccinazione, il Ministero e l’ISS ricordano alcune misure semplici ma cruciali: corretto lavaggio delle mani, aerazione frequente degli ambienti, attenzione ai sintomi e uso responsabile dei farmaci. In particolare, viene ribadito che gli antibiotici non sono utili contro i virus influenzali e vanno usati solo su indicazione medica, per evitare di alimentare la resistenza antimicrobica (AMR).

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