Scopri i boschi incantati e i borghi suggestivi: un viaggio in treno tra scenari da fiaba

Scopri i boschi incantati e i borghi suggestivi: un viaggio in treno tra scenari da fiaba

Luca Antonelli

Ottobre 31, 2025

Sul binario si sente il ritmo regolare del locomotore, il finestrino si ricopre di paesaggi che cambiano a ogni curva: non è solo un trasferimento, ma un modo diverso di guardare la natura. Per chi sceglie il treno invece dell’auto o dell’aereo, il viaggio diventa parte integrante dell’esperienza. Questo itinerario propone proprio questo: uno spostamento che privilegia il tempo e l’osservazione, trasformando il tragitto in una meta. Lo raccontano i passeggeri che lo percorrono ogni stagione, abituati a misurare il paesaggio in chilometri e in momenti di silenzio. Un dettaglio che molti sottovalutano è proprio la qualità dell’attenzione che il treno favorisce: non è la velocità che decide il ricordo, ma la lentezza con cui si costruisce.

Il percorso e le stazioni principali

La linea che collega la pianura alle montagne attraversa territori che cambiano rapidamente: si parte da Domodossola e, in poco più di cinquanta chilometri, si percorrono vallate e boschi che modificano il loro volto con le stagioni. Il tratto più noto è quello che affianca la Valle Vigezzo e si inoltra poi nelle Centovalli, luoghi dove l’assetto del territorio è punteggiato da piccoli centri e infrastrutture d’epoca. A bordo si nota subito la continuità di una storia tecnica: la Ferrovia Vigezzina-Centovalli è attiva da oltre un secolo e questo si legge nei tornanti, nei viadotti e nelle stazioni che mantengono ancora un carattere popolare e artigiano.

Scopri i boschi incantati e i borghi suggestivi: un viaggio in treno tra scenari da fiaba
Il percorso alterna tratti in cui il treno corre tra viadotti a tratti di marcia lenta dove il bosco entra nella visuale dei passeggeri. – pollnet.it

Le fermate più frequentate dai visitatori sono immediatamente riconoscibili: la tappa a Santa Maria Maggiore richiama per le sue botteghe e la storia locale, mentre proseguendo si trovano borghi dove la vita rallenta. Il treno permette di alternare salite panoramiche a soste esplorative: si scende, si visita il centro, si riprende il convoglio successivo. Un fenomeno che in molti notano solo d’autunno è la trasformazione dei faggeti, che con le prime nebbie offrono scorci che sembrano costruiti apposta per chi viaggia lentamente.

Cosa aspettarsi a bordo e come organizzarsi

Salire su questo convoglio significa scegliere un ritmo diverso: gli interni offrono posti vicino al finestrino, ma il vero valore è il paesaggio che scorre. Il percorso alterna tratti in cui il treno corre tra viadotti a tratti di marcia lenta dove il bosco entra nella visuale dei passeggeri. Chi decide di non scendere vive l’intero itinerario da una prospettiva continua; chi preferisce fare tappe ha la possibilità di visitare piccoli musei, negozi di artigianato e punti di ristoro locali lungo la linea. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è quanto le distanze locali si ridimensionino quando si cammina poco e si osserva molto.

Per quanto riguarda i costi, il biglietto standard è proposto a 36 € (2ª classe) / 46 € (1ª classe) nei giorni feriali; nei periodi di maggior affluenza i prezzi possono aumentare. In generale sono previste tariffe ridotte per i giovani e gratuità per i più piccoli, ma le condizioni cambiano a seconda della stagione. È utile pianificare le soste in anticipo: le corse non sono a intervalli strettissimi e certe tratte possono registrare maggiore affluenza. Un dettaglio pratico: negli orari di punta è consigliabile prenotare il posto vicino al finestrino se la priorità è il panorama.

All’arrivo a Intragna e poi a Locarno il paesaggio si apre sul lago, e si percepisce un netto cambiamento climatico e culturale rispetto alle vallate interne. Questo contrasto è spesso l’elemento che i passeggeri ricordano più a lungo: il silenzio dei boschi seguito dall’aria aperta delle sponde lacustri, un dettaglio che rimane nella memoria di chi sceglie il treno come modo per osservare il territorio.

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