Incentivi a fotovoltaico, mini-eolico e idrogeno verde. Obiettivo: raddoppiare le rinnovabili entro il 2028 e ridurre le emissioni del 55%
Il Governo ha approvato il Piano Nazionale Energia 2025, un pacchetto da 4 miliardi di euro per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dalle fonti fossili.
Il documento, predisposto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) in collaborazione con ENEA e ISPRA, prevede incentivi per fotovoltaico, mini-eolico, accumuli domestici e comunità energetiche rinnovabili.
Le priorità del Piano
Obiettivo del Piano è raddoppiare la produzione di energia rinnovabile entro il 2028, in linea con il target europeo del 55% di riduzione delle emissioni di CO₂ entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Metà dei fondi sarà destinata alle comunità energetiche locali, mentre la quota restante andrà a progetti di innovazione industriale, ricerca sull’idrogeno verde e efficienza energetica negli edifici pubblici.
Il MASE sottolinea che il Piano “rappresenta un passaggio cruciale per rendere l’Italia più autonoma, sostenibile e competitiva nel settore energetico”, e che “la transizione ecologica non è più un’opzione, ma una necessità economica e ambientale”.
L’impatto economico
Secondo le stime di ENEA, il Piano Energia potrebbe generare oltre 60.000 nuovi posti di lavoro nei prossimi tre anni tra industria, ricerca e filiera delle costruzioni.
Le associazioni ambientaliste, come Legambiente e Greenpeace Italia, accolgono positivamente la misura ma chiedono tempi certi per le autorizzazioni e maggiore coordinamento con i territori.
“Servono procedure più snelle e una visione di lungo periodo per non disperdere risorse”, commenta Stefano Ciafani, presidente di Legambiente.
La sfida della transizione
Gli eventi meteorologici estremi di questo autunno, uniti all’aumento dei costi energetici, mostrano quanto sia urgente investire in energia pulita e resiliente.
ISPRA ricorda che il settore energetico resta responsabile di oltre il 70% delle emissioni nazionali di gas serra, e che ogni ritardo rischia di compromettere gli obiettivi del PNRR e del Green Deal europeo.
Un’Italia più verde e indipendente
Il Piano Energia 2025 punta anche a rafforzare la sicurezza energetica nazionale attraverso microreti locali e produzione distribuita.
Nei prossimi mesi saranno pubblicati i bandi per imprese e cittadini, con particolare attenzione alle aree rurali e ai piccoli comuni.
Come ricordano dal MASE, “la transizione ecologica inizia dalle scelte quotidiane: ogni tetto, ogni comunità e ogni impresa può diventare parte della soluzione”.
