Novembre straordinario per l’Italia: perturbazioni atlantiche e clima anomalo tra piogge e tepore

Novembre sorprende l’Italia: perturbazioni atlantiche e clima inaspettato tra piogge e tepore

Luca Antonelli

Ottobre 28, 2025

Cieli in rapido movimento, venti che cambiano direzione e quella sensazione che l’autunno non stia seguendo il copione. Le elaborazioni più recenti dei modelli suggeriscono che la prima decade di novembre potrebbe portare con sé un’alternanza di fasi dinamiche.

Perturbazioni atlantiche in transito, correnti calde in risalita dal Nord Africa e scarti termici marcati tra Nord e Sud. Chi guarda il cielo in città lo nota spesso: le correnti si rimescolano e il tempo diventa meno prevedibile.

Dietro questo quadro c’è il ritorno di un flusso atlantico più attivo, capace di inviare sistemi perturbati verso il bacino del Mediterraneo. È una configurazione che, in termini pratici, significa fronti che avanzano da ovest e ventilazione sud-occidentale più frequente. Un dettaglio che molti sottovalutano è che non si tratta solo di pioggia: l’interazione tra aria più calda e umida e masse più fredde può favorire fenomeni convettivi anche intensi.

Perturbazioni in arrivo

Le analisi dei modelli mettono in evidenza una maggiore probabilità di ingresso di perturbazioni sul Nord e sul Medio-alto Tirreno. In particolare le coste e le aree interne di Liguria e Toscana sono tra le più esposte: fronti che si approfondiscono sul mare possono dare piogge diffuse e, localmente, episodi di forte intensità. Venti di libeccio e ostro accompagneranno questi passaggi, con raffiche sui rilievi e sulle zone costiere; i tecnici del settore lo sottolineano nelle loro note operative.

Novembre sorprende l’Italia: perturbazioni atlantiche e clima inaspettato tra piogge e tepore
Nel complesso non si profila un anticiclone prolungato. – pollnet.it

La dinamica sarà caratterizzata da contrasti netti: mentre il Nord e il Tirreno ricevono effetti diretti dei fronti, altre aree potrebbero restare temporaneamente ai margini del maltempo. Umidità e calore in risalita dal Mediterraneo contribuiranno a innescare celle temporalesche, soprattutto laddove il terreno e l’orografia favoriscono la convergenza delle correnti. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno può presentarsi in anticipo, sotto forma di rovesci vigorosi.

La previsione conserva margini di incertezza: piccoli scostamenti nella traiettoria dei sistemi perturbati modificano rapidamente l’impatto locale. Precipitazioni intense, quindi, non sono uniformi su tutto il Nord, ma concentrate dove i fronti rallentano o si approfondiscono. Per questo vale la pena seguire gli aggiornamenti e considerare l’eventualità di episodi di pioggia forte sulle aree costiere e sulle pianure prospicienti il Tirreno.

Caldo fuori stagione e scenari

Allo stesso tempo, la stessa configurazione favorisce l’incursione di aria calda dal Nord Africa, responsabile di un’anomalia termica che interessa soprattutto il Centro-Sud. Estate di San Martino è il termine che descrive questo tipo di rialzo termico: correnti meridionali trasporteranno aria calda e umida verso Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, con valori che potrebbero superare le medie stagionali in modo marcato.

In queste regioni il bilancio sarà doppio: da una parte giornate più miti e spesso soleggiate durante le ore centrali; dall’altra la possibilità di rinforzi di vento e di nubi alte legate ai fronti in transito più a nord. Temperature oltre la norma non equivalgono a stabilità: cirri e cirrostrati possono offuscare il cielo, soprattutto quando i fronti atlantici si avvicinano al Mediterraneo.

Il Sud potrà quindi sperimentare un clima dal sapore quasi primaverile nelle ore centrali, con punte che localmente si avvicinano ai 26–28°C; tuttavia i venti di libeccio e ostro possono risultare sostenuti, specie in prossimità delle coste. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è che il calore notturno rimane spesso elevato nelle aree urbane, amplificando la percezione di una stagione più lunga.

Nel complesso non si profila un anticiclone prolungato, ma piuttosto una successione di fronti caldi e impulsi atlantici che modellano un periodo dinamico e variabile. Il risultato pratico per chi si muove nel Paese è alternanza: piogge e temporali al Nord e lungo il Tirreno, clima mite al Sud. È una tendenza che molti italiani stanno già osservando, con giornate inaspettatamente tiepide e passaggi perturbati rapidi ma incisivi.

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