Italia divisa in due dal meteo: pioggia al Nord, caldo estivo al Sud

Redazione

Ottobre 27, 2025

Un fronte atlantico colpisce il Nord con piogge e vento, mentre Sicilia e Calabria vivono un autunno dal sapore estivo. Nuovo peggioramento nel weekend di Ognissanti

La settimana si apre con un’Italia divisa tra ombrelli e costumi da mare. Secondo MeteoAM, una perturbazione atlantica attraversa il Nord portando piogge diffuse e venti forti su Piemonte, Liguria e Lombardia, mentre il Sud vive un inatteso anticipo d’estate con temperature fino a 26 gradi. Un contrasto sempre più frequente negli ultimi anni, segno evidente di un clima che cambia e che costringe il Paese a convivere con estremi meteorologici opposti.

Le regioni più colpite

Le piogge più intense si concentrano tra Ponente ligure e basso Piemonte, dove si registrano fino a 90 millimetri di pioggia in 24 ore. A Genova alcuni sottopassi sono stati temporaneamente chiusi per allagamenti, mentre in Lombardia i disagi riguardano soprattutto la viabilità locale e i trasporti ferroviari. A Milano e Torino il maltempo è accompagnato da vento sostenuto e temperature in calo, con un clima pienamente autunnale. La Protezione Civile mantiene l’allerta gialla fino a martedì mattina per rischio idrogeologico e temporali forti. Al contrario, al Sud il sole domina incontrastato: Sicilia e Calabria restano sotto l’influsso dell’alta pressione africana, con cieli limpidi, mare calmo e valori massimi che in alcune località superano i 26 gradi.

Le previsioni per i prossimi giorni

Secondo gli esperti, la fase di maltempo al Nord è destinata a esaurirsi gradualmente tra mercoledì e giovedì, lasciando spazio a un breve intervallo di stabilità. Ma la tregua durerà poco: un nuovo fronte atlantico è atteso nel weekend di Ognissanti, pronto a riportare piogge e vento sulle regioni settentrionali e centrali. Al Sud, invece, il caldo persisterà ancora per qualche giorno, con valori ben oltre la media stagionale e un’afa insolita per fine ottobre. L’Enea conferma che il mese in corso è tra i più caldi degli ultimi trent’anni, con anomalie termiche fino a +3 °C rispetto al periodo 1991–2020.

Un autunno sempre più ibrido

Il 2025 consolida così una tendenza ormai stabile: autunni ibridi, divisi tra alluvioni e ondate di calore. Gli sbalzi termici, spiegano i climatologi, sono il risultato diretto del riscaldamento del Mediterraneo, che amplifica le perturbazioni e genera contrasti atmosferici sempre più estremi. “Non possiamo più parlare di stagioni regolari”, sottolineano i tecnici dell’Enea. “Serve un vero piano di adattamento climatico che includa infrastrutture, prevenzione e gestione del rischio idrogeologico.”

Tra emergenza e adattamento

Da un lato il Nord si trova costretto a fronteggiare eventi violenti e improvvisi, dall’altro il Sud rischia la desertificazione e la scarsità d’acqua. Le differenze climatiche interne al Paese si accentuano, ridefinendo le priorità delle amministrazioni locali. Gli esperti avvertono: non si tratta più di emergenze isolate, ma di una nuova normalità meteorologica. Per affrontarla serviranno piani strutturali, reti di monitoraggio e una politica energetica capace di ridurre l’impatto delle emissioni sul sistema climatico.

L’autunno che non c’è più

Piogge torrenziali, caldo fuori stagione, venti forti: l’Italia del 2025 vive un autunno che somiglia sempre più a un mosaico di microclimi. Le mezze stagioni, dicono gli scienziati, non sono scomparse — si sono trasformate. E ogni nuova perturbazione, ogni giornata sopra i 25 gradi, ricorda quanto il cambiamento climatico sia ormai una realtà quotidiana.

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