Influenza 2025 in anticipo: casi in aumento del 30% secondo l’ISS

Chi ha diritto al vaccino antinfluenzale quest’anno? Le modalità per richiederlo e da quando

Chi ha diritto al vaccino antinfluenzale quest’anno? Le modalità per richiederlo e da quando - pollnet.it

Redazione

Ottobre 27, 2025

Il picco arriva prima del previsto. Colpiti soprattutto bambini e over 65. L’ISS invita a vaccinarsi e a non sottovalutare i sintomi

L’Italia entra nel vivo della stagione influenzale con numeri in crescita. Secondo i dati diffusi oggi dall’Istituto Superiore di Sanità, i casi di influenza stagionale sono aumentati del 30% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un anticipo che gli esperti collegano alle temperature anomale di questo autunno e al ritorno alla piena socialità dopo la pausa estiva. L’andamento della curva InfluNet — il sistema di sorveglianza nazionale — mostra un’influenza più precoce e più diffusa rispetto agli anni passati.

I sintomi più comuni

Febbre improvvisa, dolori muscolari diffusi e tosse secca persistente restano i segnali più evidenti della malattia. Nella maggior parte dei casi si tratta di forme lievi, ma alcune categorie risultano più vulnerabili: bambini sotto i cinque anni e anziani oltre i 65. “In questi gruppi l’influenza può evolvere più facilmente in complicanze respiratorie”, spiegano gli esperti dell’ISS. Anche chi soffre di patologie croniche, come asma o diabete, è invitato a prestare particolare attenzione.

Il vaccino 2025-26 e la sua efficacia

Per fronteggiare la nuova ondata, da inizio ottobre è disponibile il vaccino quadrivalente 2025-2026, che protegge da quattro differenti ceppi virali, inclusi quelli di tipo A e B più diffusi in Europa. I primi dati mostrano un’efficacia del 50% contro le forme gravi, un risultato incoraggiante che contribuisce a ridurre i ricoveri e a contenere la pressione sugli ospedali. “Il vaccino sta funzionando bene nel ridurre i casi più seri”, conferma l’epidemiologo Stefano Meroni, aggiungendo che “i benefici sono particolarmente evidenti tra gli anziani e i soggetti fragili”.

Le Regioni hanno già distribuito oltre 6 milioni di dosi, e l’obiettivo nazionale è quello di raggiungere il 75% di copertura entro dicembre. Una soglia considerata strategica per evitare un picco di contagi nel pieno dell’inverno, quando il sistema sanitario sarà chiamato a gestire anche i casi di Covid e altre infezioni respiratorie.

La prevenzione quotidiana

Oltre alla vaccinazione, l’ISS ricorda le regole base di prevenzione che restano valide per tutti: lavarsi spesso le mani, arieggiare i locali, evitare luoghi affollati in caso di sintomi, dormire a sufficienza e mantenere un’alimentazione equilibrata. Una buona igiene e uno stile di vita sano restano strumenti semplici ma efficaci per ridurre il rischio di contagio. “Non c’è motivo di allarme — sottolinea una nota ufficiale dell’Istituto — ma è importante prevenire adesso per non sovraccaricare gli ospedali nei mesi più freddi”.

Un inverno da monitorare

L’esperienza delle ultime stagioni dimostra che i picchi influenzali possono arrivare con settimane di anticipo, e che la variabilità climatica gioca un ruolo sempre più determinante nella diffusione dei virus respiratori. Gli esperti invitano a non sottovalutare i sintomi iniziali, soprattutto nei bambini e negli anziani, e a consultare il medico ai primi segnali di febbre persistente o tosse forte.

La lezione dell’autunno 2025

La crescita dei contagi, spiegano dall’ISS, non è un’emergenza ma un campanello d’allarme. L’Italia, pur disponendo di un sistema di sorveglianza efficiente, deve continuare a investire in prevenzione, comunicazione sanitaria e accesso ai vaccini. L’obiettivo è chiaro: arrivare all’inverno preparati, evitando il sovraccarico dei pronto soccorso e garantendo la protezione delle fasce più fragili.

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