Perché la tua mente è contagiata da un tormentone? La scienza svela il segreto delle canzoni che ti restano in testa

C’è una ragione scientifica perché alcune canzoni ti rimangono in testa

Luca Antonelli

Ottobre 26, 2025

Ti è mai capitato di continuare a canticchiare, senza volerlo, il ritornello di una canzone per ore? È una scena banale ma illuminante: nel traffico, in fila alla posta, o su un autobus urbano qualcuno nota che il motivo non va più via. Quel loop mentale ha un nome tecnico, è studiato da psicologi e neuroscienziati, e interessa più di quanto si pensi: oltre il 90% della popolazione ha sperimentato questi frammenti musicali involontari, detti comunemente tormentoni o “earworms”. In apparenza è un fastidio lieve, ma spiega molto su come funziona la memoria e su quali circuiti del cervello favoriscono la ripetizione. Lo studio di questi fenomeni non è solo accademico: aiuta a capire perché alcune melodie si fissano più di altre e, soprattutto, come intervenire quando il loop diventa invadente nella vita quotidiana.

Perché una canzone si impianta nella mente

I ricercatori spiegano che non si tratta di una registrazione che parte da capo a ogni ascolto, ma di processi di memoria musicale che riciclano brevi frammenti. La caratteristica che più favorisce il fenomeno è la ripetizione contigua: un motivo che si ripete subito, senza pause, come un ritornello pop. Quando questo accade, la mente tende a reiterare la frase musicale apparentemente all’infinito, perché la traccia non viene organizzata come un file audio lineare.

C’è una ragione scientifica perché alcune canzoni ti rimangono in testa
I ricercatori, senza esagerare, suggeriscono anche attività fisica leggera o esercizi di memoria focalizzata per spostare l’attenzione. – pollnet.it

Un dettaglio che molti sottovalutano è che non serve aver ascoltato la canzone per intero: basta una sequenza breve, una frase sentita annunciata in radio o una melodia simile in sottofondo per innescare il loop. Inoltre, le abitudini quotidiane influenzano la probabilità: chi ascolta musica ogni mattina sull’autobus, per esempio, è più esposto a rievocare quei frammenti anche a distanza di giorni. Lo raccontano gli specialisti della psicologia della musica, che associano la tendenza a un gruppo di regioni cerebrali chiamato Default Mode Network, la cosiddetta rete in modalità predefinita. Questa rete è attiva quando la mente vaga o fantastica, e favorisce l’emergere di pensieri ripetitivi e motivo per cui certe melodie ritornano proprio nei momenti di distrazione.

Come liberarsi dai motivi che si ripetono (e quando provarci)

Non tutti i tormentoni sono un problema: molte persone li gradiscono, ma ci sono casi in cui il frammento si protrae per ore o giorni e diventa fastidioso. Per ridurre l’effetto, gli studiosi propongono di “disattivare” la rete in modalità predefinita con attività che richiedono attenzione esterna. Un metodo empirico è cantare la canzone ad alta voce davanti ad altri: il coinvolgimento sociale cambia lo stato mentale e interrompe il loop, anche se può generare imbarazzo. Un altro approccio meno esibito è la sostituzione della melodia con un motivo alternativo, meno ripetitivo, o l’utilizzo di un compito cognitivo che richieda concentrazione, come risolvere un problema verbale. Un fenomeno che in molti notano solo nelle città è che rumori ambientali, conversazioni o annunci nelle stazioni possono servire da “reset” involontario. I ricercatori, senza esagerare, suggeriscono anche attività fisica leggera o esercizi di memoria focalizzata per spostare l’attenzione. Non è necessario inventare soluzioni complesse: spesso basta un cambio di routine quotidiana per spezzare il ciclo. Un dettaglio pratico: molte persone in Italia scoprono che ascoltare una canzone strumentale o un podcast aiuta più della semplice forza di volontà. Alla fine, il tormentone rimane un piccolo specchio del modo in cui la memoria e il cervello danno priorità a ciò che si ripete — una tendenza che molti italiani notano sui mezzi pubblici o nelle pause tra un impegno e l’altro.

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