Maltempo, vortice sull’Italia: venti forti e piogge violente. Allerta nubifragi per il Nord

Un vortice investe l’Italia: seconde piogge e venti intensi, rischio nubifragi sul Nord

Luca Antonelli

Ottobre 23, 2025

Una perturbazione di origine atlantica ha ripreso a condizionare il tempo sulla Penisola, riportando piogge diffuse soprattutto sulle regioni settentrionali.

La scena è questa: cieli in rapido cambiamento, correnti umide che avanzano dal mare e prime nevicate sulle quote montane medie. Chi percorre le autostrade del Nord lo nota subito: tratti bagnati e visibilità variabile. Il ritorno dell’instabilità segue settimane in cui l’alta pressione aveva mantenuto condizioni relativamente asciutte, condizionando la distribuzione delle precipitazioni stagionali.

Nord e montagne: ritorno delle precipitazioni

Sulle regioni settentrionali si stanno osservando i ritorni più evidenti della piogge, con nuclei temporaleschi che riguardano sia la pianura che i rilievi. Le situazioni più intense sono concentrate lungo le fasce prealpine e in alcune pianure, dove l’afflusso di aria atlantica favorisce accumuli più significativi. In montagna, l’aria più fredda in quota determina precipitazioni nevose a quote medie; non si parla di eventi eccezionali, ma le escursioni altimetriche possono cambiare rapidamente le condizioni.

Un vortice investe l’Italia: seconde piogge e venti intensi, rischio nubifragi sul Nord
Sul Centro e sul Sud la dinamica sarà più complessa. – pollnet.it

Il fenomeno è collegato a un ampio vortice ciclonico posizionato alle latitudini occidentali dell’Europa, che mantiene attive le correnti atlantiche veicolando sistemi perturbati verso il continente. Questo sistema depressionario non è stazionario: si muoverà verso nord-est nel corso dei giorni, ma continuerà a generare impulsi di instabilità verso l’Italia. Un dettaglio che molti sottovalutano è l’effetto locale dei rilievi: le valli possono amplificare rovesci e vento in modo repentino.

Le previsioni segnalano venti a tratti sostenuti sul Nord-Ovest e sulla catena alpina, con possibili impatti su traffico e collegamenti di montagna. In queste aree, la combinazione di neve e pioggia può rendere variabili le condizioni della viabilità, mentre le città costiere avvertono subito l’aumento dell’umidità e la riduzione della qualità del cielo.

Cosa aspettarsi sul resto della Penisola e indicazioni pratiche

Sul Centro e sul Sud la dinamica sarà più complessa: inizialmente correnti più temperate favoriranno un moderato rialzo termico nelle regioni meridionali, ma la tendenza non esclude passaggi perturbati successivi. Questo significa che, pur con temperature in alcune fasi lievemente più alte rispetto alle medie stagionali, non mancheranno episodi di instabilità che potranno tradursi in rovesci o temporali localizzati. Nei centri urbani, i fenomeni temporaleschi possono creare raccoglimenti d’acqua e rallentamenti al traffico.

Tra metà settimana è atteso un nuovo impulso perturbato di maggiore intensità: modelli meteorologici segnalano la possibilità di temporali anche intensi in alcune aree, con rischio di precipitazioni concentrate in brevi intervalli e di raffiche di vento associate ai sistemi temporaleschi. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno, ma che può verificarsi anche in questa fase di transizione, è la rapida alternanza di pioggia forte e schiarite, con conseguente difficoltà per i servizi urbani nel drenare l’acqua.

Per la popolazione le indicazioni pratiche sono chiare: monitorare gli aggiornamenti locali e valutare precauzioni in caso di piogge intense, soprattutto nelle zone soggette ad allagamenti. Un consiglio concreto riguarda la guida: adattare la velocità e aumentare le distanze di sicurezza nelle tratte interessate da precipitazioni. Infine, chi vive in città noterà più frequentemente presenza di pozzanghere e rallentamenti nel trasporto pubblico, un effetto immediato e tangibile di questa fase di instabilità.

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