Foliage e panorami: le strade d’autunno più spettacolari da percorrere in auto in Italia

Foliage e panorami: le strade d'autunno più spettacolari da percorrere in auto in Italia

Luca Antonelli

Ottobre 23, 2025

Il traffico turistico cala, le temperature si fanno più nette e le strade che durante l’estate erano prese d’assalto ritornano a essere luoghi di osservazione: è su queste vie che si concentra l’appetito di chi preferisce guidare per vedere il paesaggio cambiare.

In autunno, percorrere una strada panoramica in Italia significa incrociare vigneti, foreste che mutano colore e tratti di costa con una luce diversa rispetto a quella estiva. Questo servizio segnala quattro itinerari che non sono solo collegamenti, ma veri e propri punti di vista sul territorio, dove ogni curva può cambiare la percezione del luogo. Chi guida qui cerca soste lunghe, scatti fotografici mirati e punti di ristoro legati alle tradizioni locali; lo raccontano operatori del settore e guide locali, che segnalano come la scelta della stagione influisca su accessibilità e servizi. Un dettaglio che molti sottovalutano è la necessità di pianificare le pause in modo da sfruttare le ore di luce per i panorami migliori. Le indicazioni che seguono privilegiano informazioni pratiche, riferimenti geografici e suggerimenti utili per trasformare un itinerario su quattro ruote in un’esperienza sensoriale e culturale.

Tra le vette: la strada delle dolomiti

La Grande Strada delle Dolomiti, nota come SS48, collega Bolzano a Cortina d’Ampezzo per circa 110 chilometri e attraversa paesaggi riconosciuti dall’UNESCO. In autunno la combinazione tra la luce bassa e il foliage dei larici cambia la percezione delle masse rocciose; il fenomeno noto come Enrosadira al tramonto mette in evidenza contrasti che molti visitatori cercano apposta. Tra le fermate pratiche ci sono il Lago di Carezza, capace di restituire riflessi molto netti nelle ore calme, e il Passo Pordoi, punto da cui valutare l’itinerario in base al meteo. Gli operatori della montagna raccomandano di vestirsi a strati e di prevedere attrezzatura impermeabile, perché la variabilità è elevata; questa raccomandazione vale anche per chi intende fare brevi escursioni a piedi.

Foliage e panorami: le strade d'autunno più spettacolari da percorrere in auto in Italia
Chi conclude il viaggio su questi percorsi trova spesso proposte enogastronomiche legate al territorio. pollnet.it

Dal punto di vista logistico, scegliere la fascia oraria giusta per partire riduce il rischio di incontrare code e consente di pianificare soste fotografiche: il tardo mattino e il primo pomeriggio sono spesso i momenti migliori per la visibilità. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la diversa gestione dei passi, ma in autunno le chiusure sono meno frequenti rispetto alla stagione fredda; ciò non toglie che sia prudente consultare i bollettini locali prima della partenza. Chi guida qui troverà punti di ristorazione legati alle tradizioni alpine e strutture ricettive che offrono prodotti locali, un aspetto utile per chi desidera un’esperienza enogastronomica collegata al territorio.

Colline e cantine: la chiantigiana e le langhe

La Strada Regionale 222, conosciuta come Chiantigiana, è un corridoio tra Firenze e Siena che attraversa il cuore del Chianti Classico per circa 70 chilometri. In autunno le vigne si trasformano e l’area richiama chi cerca assaggi diretti dai produttori e visite a cantine storiche; fermate come Greve in Chianti rappresentano nodi utili per orientarsi e per accedere a botteghe e mercati rurali. Le colline, i cipressi e i borghi in pietra creano un paesaggio in cui la componente agricola è ancora molto viva, con raccolte che implicano presenza di mezzi agricoli sulle strade secondarie. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è l’intensità dei lavori di campagna in questo periodo: le giornate della vendemmia coincidono con movimenti e mercati che rinnovano i legami tra prodotto e luogo.

Spingendosi verso il Piemonte, le Langhe mostrano un altro volto della stagione: vigneti ordinati, nebbie mattutine che occupano le valli e borghi come Barolo che fungono da punti di riferimento per il turismo enogastronomico. L’autunno è anche la stagione del Tartufo Bianco d’Alba, un elemento che porta con sé fiere, escursioni di ricerca con trifolau e offerte ristorative specifiche. Per chi programma un itinerario in queste aree è importante verificare gli orari delle fiere e la disponibilità delle visite in cantina; molti produttori limitano l’accesso durante i periodi di maggior lavoro in vigna. Un dettaglio che molti sottovalutano è la necessità di prenotare degustazioni e visite guidate con anticipo nei mesi della raccolta, perché la domanda supera spesso l’offerta nelle località più richieste.

Coste scolpite: la strada della forra, il gargano e la litoranea

La Strada della Forra, indicata a volte come SP38, è un esempio di ingegneria stradale che si insinua tra pareti rocciose e vista sul Lago di Garda. Il tratto che sale da Tremosine offre passaggi scavati nella roccia, tunnel e punti panoramici che richiedono attenzione alla guida e controllo delle condizioni di viabilità; si tratta di una strada stretta con tratti a senso unico alternato. Un dettaglio che molti sottovalutano riguarda gli orari di apertura stagionali e le possibili chiusure per manutenzione: è prudente verificare le informazioni del Comune prima della partenza. L’esperienza in questo tratto è diversa da quella di una normale strada costiera, per via della verticalità del paesaggio e della vicinanza dell’acqua in punti molto panoramici.

Lungo la costa adriatica, il Gargano propone itinerari tra Vieste e Peschici con scogliere, calette e strutture tradizionali come i trabucchi; l’interno del promontorio ospita la Foresta Umbra, uno spazio verde che in autunno mostra variazioni cromatiche non comuni nel Sud. Percorrere la litoranea delle Cinque Terre in quota amplia la prospettiva sui borghi affacciati al mare e consente soste in punti meno accessibili con i mezzi pubblici; allo stesso tempo, la guida richiede esperienza e pazienza per le carreggiate strette. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la diversa gestione dei parcheggi e dei servizi: in autunno la riduzione della folla rende molte soste più agevoli, ma alcuni esercizi non garantiscono aperture regolari. Chi conclude il viaggio su questi percorsi trova spesso proposte enogastronomiche legate al territorio e un’offerta naturalistica che cambia chiaramente con le stagioni, una tendenza che molti italiani stanno già osservando.

×