Vaccino Covid, donna subisce gravi danni neurologici: indennizzo

Danni neurologici dopo vaccino contro il Covid

Danni neurologici dopo vaccino contro il Covid | Pixabay @jeffbergen - Pollnet

Redazione

Ottobre 14, 2025

Riconosciuto il legame tra il vaccino contro il Covid e i danni neurologici subiti da una donna: ecco i dettagli della vicenda

Una sentenza destinata a fare storia ha aperto una strada nuova nel riconoscimento dei danni neurologici legati al vaccino anti-Covid. Il Tribunale civile di Asti ha stabilito che il vaccino Comirnaty di Pfizer-BioNTech è la causa di una grave mielite trasversa che ha ridotto alla mobilità una donna di 52 anni di Alba, nel Cuneese. Per questo, il Ministero della Salute è stato condannato a versare un indennizzo mensile di circa tremila euro.

Donna subisce gravi danni neurologici dopo il vaccino per il Covid: la battaglia legale

La donna, che gestisce una tabaccheria, ha iniziato a sentire i primi segnali di un problema neurologico subito dopo aver fatto le due dosi del vaccino nell’aprile 2021. Nel febbraio 2022 è stata ricoverata all’ospedale di Orbassano con il sospetto di mielite trasversa. La diagnosi ha confermato un quadro serio, tanto che il medico nelle dimissioni non ha escluso un legame con il vaccino. Il Ministero della Salute aveva inizialmente respinto la richiesta di indennizzo, ma il 26 settembre 2025 il Tribunale ha rovesciato la decisione. La sentenza si basa anche sulla consulenza tecnica nominata dal giudice.

Nel verdetto si cita il database dell’AIFA, che fino al 2022 ha registrato 593 casi di mielite trasversa dopo la vaccinazione, di cui 280 legati a vaccini a mRNA come il Comirnaty. Gli avvocati della donna hanno sottolineato che, pur essendo eventi rari, ci sono stati casi accertati di sindromi demielinizzanti acute del midollo spinale, tra cui sclerosi multipla e neuromielite ottica, provocate da vaccini sia a virus inattivato sia a mRNA.

Indennizzo, non risarcimento: cosa cambia

Non si tratta di un risarcimento, ma di un indennizzo previsto dalla legge per danni da vaccino. La somma riconosciuta sarà pagata ogni due mesi, per un totale di circa tremila euro. Questa sentenza del Tribunale di Asti segna un passo avanti importante per chi ha subito effetti collaterali gravi. Dimostra che è possibile ottenere tutela anche quando il Ministero della Salute o l’AIFA respingono le richieste. In tribunale, queste istituzioni sono rappresentate dall’Avvocatura dello Stato.

Dal punto di vista legale, gli esperti ricordano che in questi casi l’azione civile è spesso più efficace e meno rischiosa di quella penale. Serve infatti un grado di prova più basso, basta dimostrare che è “più probabile che non” che il danno sia collegato al vaccino, mentre nel penale si richiede la certezza assoluta della responsabilità.

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