Scopri come funziona il nuovo incentivo per i veicoli elettrici e perché sarà decisivo per il futuro della mobilità.
Il bonus veicoli elettrici 2025 è uno dei pilastri della strategia italiana per la transizione ecologica. Un incentivo concreto che può arrivare fino a 11.000 euro, pensato per favorire la diffusione di auto a zero emissioni. Ma non tutti sanno come funziona davvero, chi può richiederlo e quali sono le scadenze fondamentali.
Come funziona il bonus e a chi spetta
Il bonus è destinato a chi acquista un veicolo elettrico o ibrido plug-in a basse emissioni. Gli importi variano in base al reddito e alla rottamazione di un’auto vecchia. Chi ha un ISEE inferiore a 30.000 euro può ottenere il contributo massimo di 11.000 euro, mentre per le fasce più alte l’importo si riduce.

L’obiettivo è duplice: ridurre le emissioni e aiutare le famiglie con redditi medio-bassi a entrare nel mondo dell’elettrico. È possibile richiederlo attraverso i concessionari aderenti, che caricano la domanda sulla piattaforma ufficiale. Il portale per le domande si aprirà il 15 ottobre 2025. Da quel momento i fondi verranno distribuiti a sportello, fino a esaurimento. Chi arriva prima ha più possibilità di ottenere il bonus. Per non perdere tempo, è importante avere già tutti i documenti pronti: ISEE, dati del veicolo da rottamare e preventivo dell’auto nuova.
Una volta confermata la richiesta, il concessionario applica lo sconto direttamente sul prezzo finale. I tempi sono stretti, e i fondi limitati, quindi serve rapidità e attenzione ai dettagli.
Colonnine, infrastrutture e nuovi vantaggi
Oltre al contributo per le auto, è previsto anche un bonus per l’installazione delle colonnine di ricarica domestiche, che copre fino all’80% della spesa. Questo permette di ricaricare comodamente da casa, abbattendo i costi a lungo termine.
La mobilità elettrica non è solo una scelta ecologica, ma anche un investimento: meno spese di carburante, accesso alle ZTL, esenzione dal bollo per diversi anni e manutenzione ridotta. Tuttavia, serve un piano nazionale più solido per potenziare la rete pubblica di ricarica, ancora troppo scarsa fuori dalle grandi città.
Verso un’Italia più green e accessibile
Il bonus è un passo decisivo verso un futuro più sostenibile, ma la transizione ecologica deve essere inclusiva. Le famiglie a basso reddito devono poter accedere ai veicoli elettrici senza barriere burocratiche o economiche.
Se l’Italia riuscirà a combinare incentivi, infrastrutture e consapevolezza ambientale, potremo parlare di vera rivoluzione verde. Fino ad allora, ogni bonus sarà solo un tassello di un percorso che deve diventare sistemico e duraturo.