Il bando INPS per master universitari di I e II livello offre contributi fino a 10.000 € per figli e orfani di dipendenti o pensionati pubblici, con scadenze tra novembre e dicembre e requisiti su ISEE e merito.
L’INPS ha pubblicato il bando per l’anno accademico 2025-26 che sostiene la frequenza di master universitari di I e II livello con contributi economici destinati a coprire, in parte o totalmente, le spese di iscrizione. I beneficiari sono studenti che siano figli o orfani di dipendenti e pensionati pubblici, iscritti a determinate gestioni previdenziali. L’importo può arrivare fino a 10.000 euro per i master a tempo pieno, con una procedura di domanda interamente online e scadenze fissate tra novembre e dicembre.
Requisiti e destinatari del bando
Il bando è rivolto a laureati che intendono iscriversi a un master universitario di I o II livello, oppure a corsi di perfezionamento, per l’anno accademico 2025-26. I candidati devono avere un legame diretto con le gestioni previdenziali dell’INPS: Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, Gestione dipendenti pubblici o Gestione magistrale. Chi non appartiene a queste categorie non può accedere al contributo.

Per la parte reddituale è obbligatorio presentare la DSU/ISEE per prestazioni universitarie aggiornata, che determina la fascia economica di appartenenza e incide sull’importo riconosciuto. A parità di requisiti, chi ha un ISEE più basso ottiene un sostegno maggiore.
Il merito accademico è un altro criterio decisivo: l’INPS valuta i voti conseguiti fino alla data di domanda. Eventuali errori o omissioni nei dati possono comportare esclusioni, salvo richiedere una rettifica entro i termini stabiliti. Il bando esclude chi ha già ricevuto borse analoghe dall’INPS o da altri enti pubblici per master o corsi di perfezionamento.
In caso di master biennali, l’importo riconosciuto viene diviso in due rate: il 50 % al momento dell’iscrizione e il restante 50 % dopo la verifica della frequenza e della regolare prosecuzione del corso. Sono previste esclusioni per chi rinuncia al master, cambia percorso o non rispetta i tempi previsti.
La procedura di domanda si svolge attraverso l’area riservata del sito INPS, con accesso tramite credenziali SPID, CIE o CNS. Ogni variazione che influisca sui requisiti, come cambi di corso o interruzioni, deve essere comunicata tempestivamente all’Istituto, pena la revoca del beneficio.
Importi, scadenze e pubblicazione delle graduatorie
Il bando stabilisce che le domande possano essere presentate, come negli anni precedenti, tra la seconda metà di novembre e metà dicembre, con termine perentorio fissato alle ore 12:00 dell’ultimo giorno utile. La mancata presentazione entro la scadenza comporta automaticamente l’esclusione.
Gli importi variano in base al tipo di master. Per i corsi in presenza, a tempo pieno, il contributo massimo arriva a 10.000 euro, mentre per i master online o part-time la cifra riconosciuta può scendere, ad esempio fino a 5.000 euro.
Il pagamento avviene in due fasi: la prima metà alla conferma dell’iscrizione, la seconda dopo l’accertamento della frequenza regolare e la presentazione della documentazione finale. In caso di mancata conclusione del corso, l’INPS può sospendere o revocare l’erogazione, chiedendo anche la restituzione delle somme già versate.
Le graduatorie definitive vengono pubblicate in gennaio 2026 e sono formulate in base a punteggi che tengono conto di ISEE, media dei voti universitari e altri criteri preferenziali stabiliti dal bando. Se rimangono risorse non assegnate, l’INPS procede con scorrimenti per finanziare ulteriori idonei.
Il bando rappresenta un’opportunità concreta per chi intende proseguire la propria formazione con un master universitario, alleggerendo il peso delle spese grazie al sostegno economico. Le famiglie interessate devono però prestare attenzione a requisiti, documenti richiesti e scadenze, perché un errore formale può compromettere l’accesso al beneficio.