Esenzioni, detrazioni e strumenti di credito: le misure per ridurre le spese dopo i 65 anni.
Passata l’età di 65 anni, chi vive in Italia può contare su una serie di interventi fiscali, esenzioni e sostegni economici pensati per contenere il peso delle spese quotidiane. Le misure attive variano da Regione a Regione, spesso dipendono dal reddito e implicano procedure da attivare di persona o online. In alcuni casi, i benefici risultano insufficienti e l’accesso a forme di credito dedicate può colmare il divario.
Agevolazioni fiscali nazionali e locali
Dopo i 65 anni, chi vive in Italia può accedere a una serie di bonus e agevolazioni fiscali pensati per alleggerire il peso delle spese quotidiane e garantire una maggiore stabilità economica. Alcuni interventi sono previsti a livello nazionale, altri dipendono dalle singole regioni o dai comuni. Tra i più conosciuti rientra l’esenzione del ticket sanitario, che permette a chi ha un reddito inferiore a una certa soglia di non pagare visite specialistiche ed esami diagnostici.

Per i redditi più bassi è attiva la carta acquisti, che mette a disposizione 80 euro ogni due mesi da utilizzare per beni alimentari, farmaci e bollette. Gli over 75 con un reddito familiare contenuto possono invece beneficiare dell’esenzione dal canone Rai. Nel campo dei trasporti, sono previste agevolazioni che consentono di viaggiare in treno e sui mezzi pubblici locali con sconti significativi. A questo si aggiungono detrazioni fiscali pari al 19% sulle spese per collaboratori domestici e assistenza personale, pensate per chi non è autosufficiente e necessita di un sostegno continuativo.
Misure comunali e aggiornamenti annuali
Oltre alle agevolazioni nazionali, molti comuni italiani offrono forme di sostegno specifiche per gli over 65, che possono fare davvero la differenza nella gestione delle spese quotidiane. In alcune città, ad esempio, sono previste riduzioni sulla tassa dei rifiuti (TARI), sconti sul servizio idrico o tariffe agevolate per i trasporti urbani e interurbani. Alcuni enti locali offrono anche contributi per attività culturali o sportive dedicate agli anziani, con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale e combattere l’isolamento. La disponibilità di queste misure varia da territorio a territorio e richiede sempre una verifica presso gli uffici comunali di residenza. È bene ricordare che il quadro delle agevolazioni non è fisso: molti bonus vengono rinnovati di anno in anno, altri possono subire modifiche o essere eliminati in base alle risorse disponibili. Per questo è fondamentale controllare periodicamente i siti ufficiali di regioni e comuni, così da non perdere opportunità importanti.
Soluzioni di credito per gli over 65
Non sempre i benefici fiscali e i bonus riescono a coprire tutte le spese, specie quando emergono costi imprevisti legati alla salute, alla casa o al sostegno familiare. In questi casi, gli over 65 possono valutare soluzioni di credito dedicate, pensate proprio per i pensionati. Una delle formule più diffuse è la cessione del quinto della pensione: la rata, pari al massimo al 20% dell’importo mensile netto, viene trattenuta direttamente sul cedolino, rendendo la gestione del prestito più sicura e trasparente. Questa opzione non richiede garanti esterni, perché è l’INPS stesso a garantire la trattenuta. In alternativa, restano disponibili i prestiti personali tradizionali, che consentono maggiore flessibilità ma impongono un’attenta analisi dei tassi di interesse, del TAEG e dei costi accessori. Prima di scegliere, è sempre opportuno confrontare più preventivi, valutare la sostenibilità della rata rispetto al reddito e considerare la durata complessiva del finanziamento. Un approccio prudente consente di integrare i bonus fiscali con un sostegno economico aggiuntivo, senza correre rischi di sovraindebitamento.