Smog e salute: l’allarme dei medici italiani, “a rischio milioni di cittadini”

Aumentano le spese sanitarie

Gli italiano spendono sempre di più in prestazioni sanitarie e farmaci-pollnet.it

Alanews

Ottobre 9, 2025

L’Ordine dei Medici e l’ISS denunciano l’aumento delle malattie respiratorie e cardiovascolari causate dallo smog urbano

L’Ordine dei Medici di Milano, insieme all’Istituto Superiore di Sanità, lancia un appello urgente: “Lo smog è diventato un fattore di rischio cronico per milioni di cittadini”. Secondo i nuovi dati raccolti nel rapporto “Aria e Salute 2025”, l’inquinamento atmosferico è responsabile ogni anno di oltre 60mila morti premature in Italia, una cifra che supera quelle causate da incidenti stradali e malattie infettive messe insieme.

Le malattie correlate

Le polveri sottili (PM2.5 e PM10) e il biossido di azoto (NO₂) penetrano nei polmoni e raggiungono il flusso sanguigno, causando infiammazione sistemica. Gli effetti più evidenti si riscontrano sull’apparato respiratorio, con un incremento di bronchiti croniche, asma e polmoniti. Tuttavia, i medici segnalano un legame sempre più stretto anche con patologie cardiovascolari, ictus e diabete. “Lo smog è un killer invisibile – spiega la pneumologa Maria Grazia Betti – e colpisce anche chi è perfettamente sano”.

Bambini e anziani i più vulnerabili

L’Ordine dei Pediatri ha osservato un aumento del 18% dei casi di asma tra i bambini delle aree urbane rispetto al 2020. Nelle scuole di Milano e Torino, le centraline installate nei cortili segnalano spesso valori di polveri sottili tre volte superiori alla soglia OMS. Gli anziani e le persone con patologie pregresse sono invece più esposti alle complicanze respiratorie e cardiache.

Le proposte dei medici

Le organizzazioni sanitarie chiedono controlli più severi, incentivi al trasporto pubblico e campagne di prevenzione. In particolare, si chiede di aggiornare il Piano Nazionale per l’Aria Pulita, fermo dal 2021. L’ISS propone di istituire un “bollettino salute-aria” che accompagni le previsioni meteorologiche, in modo da informare la popolazione sui rischi giornalieri.

Una sfida sanitaria e culturale

Gli esperti ricordano che la qualità dell’aria non è solo un tema ambientale, ma una questione sanitaria. “Dobbiamo cambiare mentalità – conclude Betti – e trattare lo smog come una vera epidemia cronica”.