Carenza di pellet inverno 2025: come proteggersi dall’emergenza riscaldamenti

Carenza di pellet inverno 2025 come proteggersi dall’emergenza riscaldamenti (1)

Luca Antonelli

Ottobre 9, 2025

Allarme pellet: domanda in aumento, rischio razionamenti e strategie pratiche per garantirsi legna e riscaldamento stabile.

Il pellet, fonte sempre più diffusa per il riscaldamento domestico, è al centro di un allarme crescente: con l’aumento dei costi delle energie e una domanda in forte ascesa, le scorte potrebbero non bastare per tutti. Le previsioni parlano di un incremento stimato del 20-30 % nella richiesta rispetto allo scorso anno. È il momento di pensare con anticipo: chi aspetta rischia di trovarsi al freddo. Negli ultimi mesi, i fornitori del settore stanno intensificando gli investimenti per aumentare la produzione e diversificare le materie prime. Molti impianti previsti entreranno in funzione nei mesi autunnali, ma non è detto che bastino a colmare le lacune. Per questo è essenziale muoversi prima.

Come assicurarsi il pellet e ridurre i rischi

Per affrontare al meglio l’inverno occorre pianificare con largo anticipo. Acquistare il pellet nei mesi estivi o a inizio autunno si rivela spesso la scelta più conveniente, sia per i prezzi che per la certezza delle consegne. In un contesto di incertezza, è fondamentale scegliere fornitori affidabili, verificare la qualità del prodotto e valutare anche soluzioni alternative come sistemi di riscaldamento ibridi o l’uso di biomasse diverse.

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Le cause di questa situazione sono diverse e si intrecciano tra loro. – www.pollnet.it

Un altro aspetto da considerare è la gestione domestica: avere una piccola scorta di sicurezza permette di affrontare eventuali ritardi senza disagi. Il 2025 si presenta dunque come un anno in cui il riscaldamento domestico diventa una sfida di organizzazione oltre che di spesa. Chi agirà per tempo potrà superare la stagione fredda con maggiore serenità, evitando rincari improvvisi e mancanze improvvise di forniture. Pianificazione e consapevolezza saranno le vere armi per affrontare un inverno che si preannuncia complesso sul fronte energetico.

Perché il pellet rischia di scarseggiare

Le cause di questa situazione sono diverse e si intrecciano tra loro. La spinta verso energie più ecologiche ha portato sempre più famiglie a scegliere le stufe a pellet, creando un fabbisogno che i produttori non sempre riescono a soddisfare. A questo si aggiungono i rincari delle materie prime e dei trasporti, che pesano direttamente sui costi finali. In molte zone d’Italia, soprattutto quelle montane o periferiche, i distributori hanno segnalato ritardi nelle consegne e scorte limitate, con il rischio che chi si muove troppo tardi rimanga senza rifornimento.