Ottobre anomalo: caldo record e smog in aumento al Nord Italia

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Alanews

Ottobre 8, 2025

Temperature sopra la media di 6 gradi e assenza di piogge. Le ARPA regionali segnalano aria stagnante e picchi di PM10

L’autunno sembra non voler cominciare. Le ultime rilevazioni di ARPA Lombardia e ARPA Veneto descrivono un ottobre 2025 da record: temperature fino a 6 gradi sopra la media stagionale e concentrazioni di PM10 in costante crescita. A Milano il termometro ha raggiunto i 28°C, a Verona i 27°C, mentre a Torino l’assenza di piogge da oltre tre settimane ha fatto scattare un nuovo allarme smog. Le immagini satellitari dell’EUMETSAT mostrano un’ampia cupola di alta pressione che staziona sul Mediterraneo centrale, bloccando l’arrivo delle perturbazioni atlantiche.

Le cause del fenomeno

Secondo i meteorologi, la persistenza dell’anticiclone subtropicale è il principale responsabile di questo “non-autunno”. L’aria calda proveniente dal Nord Africa risale lungo la penisola, determinando giornate soleggiate e temperature tipiche di fine agosto. “È una delle ottobrate più intense degli ultimi vent’anni”, spiega Andrea Giuliacci di 3B Meteo. Il fenomeno è amplificato dal surriscaldamento globale: il Mediterraneo, secondo Copernicus, ha registrato quest’anno temperature medie di 3°C superiori alla norma, condizione che alimenta ondate di caldo sempre più frequenti e durature.

L’assenza di vento impedisce la dispersione degli inquinanti, aggravando la situazione in città già critiche per traffico e riscaldamento. Le stazioni ARPA di Milano e Padova hanno registrato valori medi di PM10 superiori a 60 µg/m³, ben oltre la soglia di sicurezza fissata a 50 µg/m³.

Impatti sulla salute e sull’ambiente

L’aria stagnante e le alte temperature non solo peggiorano la qualità atmosferica, ma prolungano la presenza di pollini e spore nell’aria. Gli allergologi segnalano un aumento di riniti, congiuntiviti e irritazioni respiratorie anche in persone che solitamente non soffrono di allergie stagionali. L’effetto combinato di smog e calore favorisce inoltre la formazione di ozono troposferico, un gas irritante per le vie respiratorie che, secondo l’OMS, può ridurre la funzionalità polmonare anche nei soggetti sani.

Sul fronte ambientale, l’assenza di precipitazioni ha prosciugato i letti dei fiumi e ridotto la portata dei bacini idrici del Nord Italia. La Coldiretti segnala che il Po scorre su livelli tipici di luglio, con conseguenze per l’irrigazione agricola e la produzione energetica.

Le previsioni per i prossimi giorni

Secondo 3B Meteo, il caldo anomalo continuerà almeno fino a sabato 11 ottobre, con massime intorno ai 27°C in Pianura Padana e cieli sereni o poco nuvolosi. Da domenica sera si attende il ritorno delle piogge grazie all’arrivo di correnti atlantiche più fresche, che dovrebbero abbassare le temperature di 8-10 gradi e migliorare temporaneamente la qualità dell’aria. Tuttavia, gli esperti avvertono: la tendenza a un autunno sempre più tardivo e caldo non è un caso isolato. “Stiamo assistendo a una nuova normalità climatica – conclude Giuliacci – in cui le stagioni tradizionali si stanno fondendo”.