Ricerca italiana conferma l’associazione tra PM2.5 e aumento dei casi di neoplasie respiratorie
L’esposizione prolungata allo smog urbano è strettamente collegata all’aumento dei tumori polmonari. A confermarlo è una nuova ricerca dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, pubblicata su Environmental Health. Lo studio, durato dieci anni e condotto su 120mila cittadini di Milano, Torino e Brescia, ha rilevato un incremento medio del 18% nel rischio di cancro tra coloro che vivono in aree con concentrazioni di PM2.5 superiori ai 20 µg/m³.
I risultati dello studio
I ricercatori hanno riscontrato che l’esposizione cronica alle polveri sottili provoca mutazioni cellulari simili a quelle generate dal fumo. “Anche chi non ha mai fumato può sviluppare lesioni precancerose se vive in zone altamente inquinate”, spiega la dottoressa Lucia Ferri, oncologa e coautrice della ricerca. Il rischio aumenta ulteriormente per gli over 50 e per chi trascorre più di otto ore al giorno all’aperto.
Le città più esposte
Le aree della Pianura Padana risultano le più vulnerabili: l’assenza di ventilazione e l’inversione termica favoriscono l’accumulo di particelle tossiche. Milano e Torino registrano le concentrazioni più alte d’Europa, con picchi di 35 µg/m³ di PM2.5. Anche Verona e Modena superano costantemente i limiti raccomandati dall’OMS, fissati a 5 µg/m³.
Le raccomandazioni degli esperti
Secondo l’OMS, non esiste una soglia sicura per le polveri sottili. L’istituto raccomanda di ridurre l’uso dell’auto privata, aumentare il verde urbano e migliorare i sistemi di ventilazione nelle abitazioni. Gli oncologi invitano a riconoscere l’inquinamento come “fattore di rischio oncologico” da inserire nelle campagne di prevenzione.
La risposta politica
Il Ministero della Salute ha annunciato che finanzierà un programma nazionale di sorveglianza epidemiologica sui tumori ambientali, coinvolgendo le ARPA e le ASL. “L’inquinamento non è solo un problema ambientale – dichiara il ministro Schillaci – ma una minaccia diretta alla salute pubblica.”