Dal 1° ottobre sarà possibile presentare domanda per ottenere la Carta della Cultura 2025, un aiuto economico destinato alle famiglie con basso reddito per l’acquisto di libri cartacei e digitali. Ecco come accedere al contributo, quali sono i requisiti e le modalità di utilizzo.
Con l’arrivo di ottobre si apre una nuova opportunità per migliaia di famiglie italiane: il Ministero della Cultura ha confermato l’attivazione della Carta della Cultura 2025, un sostegno economico pensato per favorire la lettura e contrastare la povertà educativa. Si tratta di un incentivo dal valore di 100 euro per nucleo familiare, erogato in formato digitale e spendibile esclusivamente per l’acquisto di libri, sia cartacei che digitali provvisti di codice Isbn.
Il progetto, realizzato attraverso il Centro per il libro e la lettura, viene gestito tecnicamente da PagoPa, Consap e Sogei e si inserisce tra le iniziative pubbliche rivolte alla diffusione della cultura. Non è la prima volta che questa misura viene proposta: la Carta copre infatti le annualità dal 2020 al 2024, ma dal 1° ottobre 2025 al 31 ottobre 2025 sarà nuovamente possibile presentare domanda e accedere al beneficio.
Chi può richiedere la Carta della Cultura
Il contributo è destinato ai nuclei familiari con Isee inferiore a 15.000 euro, italiani o stranieri residenti in Italia. Ogni famiglia può ottenere una sola carta per annualità, indipendentemente dal numero di componenti.
La richiesta potrà essere inoltrata unicamente tramite App IO, la piattaforma dei servizi pubblici già utilizzata per altri bonus e pagamenti digitali. L’accesso sarà consentito tramite Spid o Carta d’identità elettronica (Cie), strumenti che garantiscono sicurezza e semplicità di utilizzo.

Le graduatorie verranno stilate seguendo due criteri principali: prima l’Isee più basso e poi l’ordine cronologico di presentazione delle domande. Si tratta di un dettaglio non irrilevante, poiché le risorse messe a disposizione non sono illimitate: chi intende usufruirne dovrà muoversi per tempo.
Una volta accettata la domanda, l’utente riceverà la notifica direttamente nell’App IO e la carta verrà resa disponibile nella sezione “Portafoglio” dell’applicazione. Da quel momento scatterà un periodo di 12 mesi per utilizzare il contributo, pena la perdita del beneficio non speso.
Come e dove utilizzare il contributo
La Carta della Cultura 2025 potrà essere utilizzata esclusivamente per l’acquisto di libri provvisti di codice Isbn, sia in formato cartaceo che digitale. Non rientrano quindi altri prodotti culturali o beni diversi dai volumi editoriali.
L’acquisto potrà avvenire presso librerie, negozi e piattaforme online che aderiranno all’iniziativa. L’elenco dei punti vendita convenzionati sarà consultabile su una piattaforma dedicata, collegata all’App IO. Si tratta di un passaggio fondamentale, poiché consentirà ai beneficiari di orientarsi tra le strutture abilitate e garantire la corretta applicazione del contributo.
Un altro aspetto da sottolineare riguarda la validità temporale: i 100 euro devono essere spesi entro un anno dalla data di attivazione, con la possibilità di suddividere l’importo tra più acquisti. La carta non è cedibile e non può essere convertita in denaro contante, ma ha unicamente la funzione di strumento elettronico per il pagamento diretto di libri.
Lo scopo è chiaro: incentivare la lettura, ridurre le disuguaglianze culturali e permettere anche a chi si trova in condizioni economiche difficili di accedere a testi scolastici, manuali di formazione o semplicemente a opere di narrativa e saggistica.
Un sostegno contro la povertà educativa
L’Italia affronta da tempo un problema strutturale legato alla povertà educativa. Secondo diversi studi, la capacità di lettura e comprensione tra i giovani è in calo, così come l’abitudine a leggere libri per svago o formazione personale. La Carta della Cultura cerca di invertire questa tendenza offrendo un aiuto concreto alle famiglie.
Il contributo, seppur contenuto, rappresenta un passo importante verso l’accesso equo alla cultura. La possibilità di acquistare libri anche in formato digitale amplia le opportunità e si adatta alle nuove abitudini di lettura, sempre più diffuse tra studenti e lavoratori.
Un’iniziativa di vitale importanza
In un contesto di crescita dei costi scolastici e delle spese familiari, il valore simbolico dell’iniziativa non va sottovalutato: la cultura torna al centro delle politiche pubbliche come diritto fondamentale, non come privilegio.
Chi riuscirà a ottenere la Carta della Cultura 2025 potrà quindi arricchire la propria biblioteca personale o sostenere i percorsi scolastici dei figli senza pesare troppo sul bilancio domestico. Una misura semplice, ma che può fare la differenza.