Il prezzo del gas per i clienti vulnerabili scende leggermente a settembre, ma il risparmio reale per le famiglie resta minimo e legato alle prossime oscillazioni del mercato.
A partire dal 1° settembre 2025 il costo della materia prima del gas per i clienti inseriti nel servizio di tutela della vulnerabilità registra un calo dello 0,8 % rispetto al mese precedente. Il prezzo di riferimento scende a 106,49 centesimi di euro per metro cubo, un dato che l’Arera comunica in un aggiornamento tariffario mensile che riflette le oscillazioni del mercato all’ingrosso.
Prezzo gas in calo per i clienti vulnerabili
A settembre 2025 la materia prima del gas destinata agli utenti in regime di tutela della vulnerabilità registra una riduzione dello 0,8%, con un prezzo fissato a 106,49 centesimi al metro cubo.

Si tratta di un aggiustamento minimo, legato all’andamento del mercato all’ingrosso, che sulla carta comporta un risparmio di circa 10 euro annui per un consumatore tipo da 1.100 metri cubi. La voce dell’approvvigionamento rappresenta comunque meno del 40% del totale della bolletta, che include anche trasporto, distribuzione, oneri generali e imposte. Di fatto, la diminuzione arriva in un periodo di consumi contenuti e non incide in maniera concreta sul bilancio mensile delle famiglie.
Bollette familiari ancora sotto pressione
La spesa complessiva per il gas degli utenti vulnerabili resta stimata in circa 1.171 euro su dodici mesi, a cui si aggiungono 575 euro di elettricità, per un totale annuo vicino ai 1.746 euro. Il calo di settembre appare quindi come un sollievo solo parziale, incapace di modificare una situazione che resta gravosa. L’attenzione si sposta all’arrivo dei mesi freddi, quando i consumi saliranno e la volatilità dei mercati internazionali potrebbe spingere i prezzi verso nuove oscillazioni. Per molte famiglie, la riduzione attuale rischia di restare un dettaglio statistico, mentre le bollette invernali determineranno davvero il peso economico della fornitura energetica.