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Castanea sativa

famiglia: Fagaceae
nome volgare: castagno

Descrizione della pianta

habitat: In Italia il castagno è diffuso negli ambienti collinari e montani fino a 800, potendo  arrivare sugli Appennini anche fino a 1200 m; predilige terreni acidi, freschi e profondi e ambienti a clima umido e temperato, senza notevoli escursioni termiche. È utilizzato nei rimboschimenti di aree marginali e coltivato inoltre sia per il frutto che per il legno.
forma vegetativa: albero caducifoglio alto fino 20-30 m, con tronco eretto e massiccio, molto ramificato e con chioma ampia. La corteccia è brunastra con sfumature grigiastre, intensamente solcata e fessurata longitudinalmente negli esemplari adulti.
foglie: alterne, semplici, picciolate, oblunghe-lanceolate, lunghe 10-20 cm, con margine seghettato, apice appuntito e nervature pennate ben evidenti di sotto.
fiori: unisessuali, riuniti in infiorescenze; quelle maschili in amenti eretti, di colore giallo chiaro e dall'intenso odore, lunghi fino a 20 cm, quelle femminili, localizzate alla base degli amenti maschili, sono piccole e brevi, formate da pochi fiori e protette da un involucro di brattee.
periodo di fioritura: giugno-luglio
frutto: rappresentato da una noce detta castagna, interamente rivestita da una cupola spinosa (riccio) che a maturità si apre per liberare la o le castagne contenute (1-3).
aspetti fitosanitari: Il castagno è soggetto a diverse patologie come il cancro della corteccia e il mal dell'inchiostro. A questi si aggiungono attacchi di insetti non da ultimo il cinipide galligeno del castagno.
nota melissopalinologica: Per le api il castagno rappresenta un'importante sorgente di nettare e di polline. La contaminazione del nettare con polline di castagno è molto ingente, tanto che il polline è considerato iperrappresentato nei mieli. Nei mieli uniflorali di castagno i pollini raggiungono frequenze di oltre 90 %.

Le cupole spinose (ricci) si aprono a maturità per liberare le castagne contenute.

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foto: © Laboratorio Biologico - APPA BZ

Descrizione del polline

forma: in visione polare, piuttosto rara, circolare-subtriangolare, in visione equatoriale ellissoidale.
dimensioni: asse polare 14,8 (14-16) µm, diametro equatoriale 13,6 (13-14) µm.
aperture: polline tricolporato con solchi stretti e ad apice acuto.
parete: esina sottile con superficie psilata, l’intina, anch’essa sottile, si ispessisce leggermente in corrispondenza dei pori.
allergenicità: da bassa a moderata, possibili reazioni crociate con altri generi della famiglia delle Fagaceae (Fagus, Quercus), non da escludere inoltre reazioni crociate con rappresentanti delle Betulaceae (Betula, Alnus) e delle Coylaceae (Corylus, Carpinus, Ostrya).

Castanea sativa (in sezione ottica)

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foto: © Laboratorio Biologico - APPA BZ

Calendario pollinico del castagno

Di seguito sono riportati i calendari pollinici del castagno di varie stazioni di monitoraggio dislocate sul territorio nazionale. Per ogni stazione è indicato il periodo degli anni di rilevamento sui quali si basa l'elaborazione del calendario. In genere i pollini del castagno caratterizzano lo spettro pollinico nell'aria nel periodo giugno-luglio.

 

calendario pollinico del castagno