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Artemisia vulgaris

famiglia: Asteraceae o Compositae
nome volgare: artemisia, assenzio selvatico

Descrizione della pianta

habitat: Cresce spontanea specialmente sulle scarpate, lungo i bordi delle strade, nelle zone ruderali e negli incolti come campi abbandonati o luoghi vicini a corsi d'acqua; ma anche nei campi coltivati, nelle colture in genere e nelle vigne (è considerata pianta infestante), generalmente sinantropica (vive in ambiti alterati da una persistente attività umana). Dalla pianura fino a 1000/1200 m s.l.m.
forma vegetativa: sono piante perenni, con gemme svernanti a livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve. Pianta cespugliosa priva di stoloni, raggiunge il metro e cinquanta. Il fusto è eretto, rossastro e striato.
foglie: costituite da un asse con tre paia di foglioline parallele e la settima apicale (pennatosette),  dentate. La pagina superiore è di colore verde scuro e glabra,  mentre la pagina inferiore è più chiara,  quasi bianca rivestita da peli semplici. Sono molto aromatiche.
fiori: capolini ovoidali, raggruppati in una grande pannocchia piramidale di colore giallo-rossastro.
periodo di fioritura: da luglio a ottobre.
frutto: è un achenio oblungo, appuntito, liscio sprovvisto di pappo. Dimensione del frutto: 0,5 – 1 mm.
proprietà ed utilizzi: contiene vari oli essenziali e vari terpenoidi, contiene anche flavonoidi. Altre proprietà medicamentose (sempre secondo la medicina popolare) sono: antisettica, antispasmodica, espettorante, amaro tonico (digestiva).
Ippocrate la consigliava per far espellere la placenta e Dioscoride per accelerare il parto. Nell´immaginario antico rientrava tra quelle piante adatte a combattere l´epilessia (La vigilia di S. Giovanni strappando le radici - vi si trovano dei carboni la cui polvere guarisce immediatamente dall´epilessia.)
nota melissopalinologica: pianta di discreto interesse apistico (sorgente pollinifera, non nettarifera).
curiosità: Nel linguaggio dei fiori simboleggia la beatitudine.

  • assenzio selvatico lungo il fosso

    assenzio selvatico lungo il fosso

  • forma fogliare: differenza fra pagina inferiore e superiore

    forma fogliare: differenza fra pagina inferiore e superiore

  • variabilità della forma fogliare

    variabilità della forma fogliare

  • infiorescenza terminale composta da piccoli capolini

    infiorescenza terminale composta da piccoli capolini

  • dettaglio dell'infiorescenza: capolini ovoidali di colore giallo-rossastro

    dettaglio dell'infiorescenza: capolini ovoidali di colore giallo-rossastro


foto: Laboratorio Biologico - APPA BZ (1,4,5), ARPA Piemonte (2,3)

Descrizione del polline

forma: polline sferoidale
dimensioni: asse polare 20,5 (20-22) µm, diametro equatoriale 22,5 (20-24) µm
aperture: granulo tricolporato con pori circolari, ben evidenti al centro di solchi lunghi, ad apice acuto
parete: L'esina è echinata con spine rudimentali molto piccole; in sezione ottica equatoriale ha aspetto falciforme e vi si possono distinguere le columelle; si assottiglia in corrispondenza delle aperture. L'intina è spessa, sporgente in corrispondenza dei pori.
note: Il citoplasma è finemente granuloso.
allergenicità: molto alta, cross-reattività con altre specie del genere come anche con altri rappresentati delle famiglia delle Asteraceae (=Compositae). Inoltre, sono state osservate reazioni crociate con determinate piante di uso alimentare, in particolare alcune umbellifere e solanacee.

Artemisia vulgaris (in sezione ottica)

Immagine ingrandita:  Artemisia vulgaris (in sezione ottica)
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foto: Laboratorio Biologico - APPA BZ

Calendario pollinico dell'assenzio

Le varie specie appartenenti al genere Artemisia sono caratterizzate da pollini molto simili. Per questa ragione durante l'analisi di routine ci si limita all'identificazione del genere. Sul territorio nazionale sono presenti numerose specie; fra le più frequenti si elencano Artemisia vulgaris (assenzio selvatico), Artemisia verlotiorum (assenzio dei fratelli Verlot), Artemisia alba (assenzio maschio) e Artemisia absinthium (assenzio vero).

Di seguito sono riportati i calendari pollinici dell'assenzio di varie stazioni di monitoraggio dislocate sul territorio nazionale. Per ogni stazione è indicato il periodo degli anni di rilevamento sui quali si basa l'elaborazione del calendario.


calendario pollinico dell'assenzio